Guida pratica alle tasse per chi affitta casa e vuole gestirla senza stress
Possedere un immobile da destinare all’affitto è una grande opportunità per chi cerca un rendimento sicuro e costante, ma spesso porta con sé dubbi, regole fiscali da rispettare e qualche imprevisto.
Uno dei temi più sentiti è: quali tasse devo pagare se affitto casa per medi-lunghi periodi? E quale contratto conviene davvero?
In questa guida aggiornata ti spieghiamo in modo semplice tutto quello che devi sapere per affittare in tranquillità, evitare errori e massimizzare il tuo guadagno — con un partner come Homa al tuo fianco.
Quali sono le tasse previste per un immobile in affitto?
Quando metti in affitto un appartamento, le principali tasse che dovrai considerare sono:
- Imposta sul reddito da locazione: i canoni di affitto vanno dichiarati e tassati come reddito. Puoi scegliere tra tassazione ordinaria IRPEF o cedolare secca, un regime agevolato con aliquota fissa.
- Imposte locali (IMU e TASI): l’IMU (Imposta Municipale Unica) è dovuta se l’immobile non è abitazione principale. Anche la TASI (Tributo per i servizi indivisibili) in alcuni casi va pagata, ma spesso è confluita nell’IMU.
- Registrazione del contratto: ogni contratto di locazione superiore ai 30 giorni deve essere registrato all’Agenzia delle Entrate. Questo comporta il pagamento dell’imposta di registro (salvo opzione cedolare secca) e dell’imposta di bollo.
Cedolare secca o tassazione ordinaria: cosa conviene?
La cedolare secca è una delle opzioni più popolari tra i proprietari: prevede un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali, con aliquota fissa:
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21% per canone libero (4+4)
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10% per canone concordato (in comuni ad alta tensione abitativa)
Vantaggi:
- Aliquota chiara e ridotta rispetto agli scaglioni IRPEF
- Nessuna imposta di registro e di bollo
- Nessun adeguamento Istat sul canone
Svantaggi:
1. Non è cumulabile con altre detrazioni fiscali sullo stesso reddito 2. Devi rispettare vincoli precisi, soprattutto con il canone concordato
Contratto a canone libero o canone concordato?
- Canone libero (4+4): massimo della flessibilità sul prezzo, durata minima 4 anni + 4 di rinnovo automatico.
- Canone concordato (3+2): canone calmierato definito da accordi locali, vantaggi fiscali (IMU ridotta, cedolare secca al 10%).
Con Homa ti aiutiamo a valutare quale opzione è più adatta al tuo caso, in base a posizione dell’immobile, domanda locale e rendimento atteso.
Consigli per evitare errori (e brutte sorprese)
- Dichiara sempre i redditi da locazione: eviti sanzioni salate.
- Verifica agevolazioni locali: alcuni Comuni offrono riduzioni IMU o TARI.
- Tieni traccia dei costi deducibili: spese di manutenzione ordinaria, provvigioni di agenzia, spese di registrazione — tutto fa la differenza nel calcolo della rendita netta.
Homa: servizi di gestione completa per proprietari
Con Homa non devi più pensare a burocrazia, contratti, tasse e inquilini: pensiamo a tutto noi.
- Selezioniamo inquilini affidabili
- Gestiamo i pagamenti e le utenze
- Offriamo assistenza legale e pronto intervento
- Registriamo contratti e gestiamo le pratiche fiscali e burocratiche (anche relative all’affitto a cittadini xtra UE)
Il risultato? Un’esperienza di affitto serena, una rendita sicura, zero stress!
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